"Cadendo s'impara a camminare"
(Proverbio)
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venerdì 11 dicembre 2009

E' proibito

E' proibito piangere senza comprendere,
alzarsi un giorno senza sapere cosa fare,
aver paura dei propri ricordi.

E' proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che credi,
abbandonare tutto per paura,
non trasformare in realtà i tuoi sogni.

E' proibito non dimostrare il tuo amore,
permettere che qualcuno paghi per il tuo malumore.

E' proibito lasciare i tuoi amici,
non tentare di comprendere ciò che si ha vissuto assieme,
chiamarli solo nel momento del bisogno.

E' proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone di cui non ti importa,
essere gentili solo perchè gli altri si ricordino di te,
dimenticarti della gente che ti vuole bene.

E' proibito non fare le cose per te stesso,
non credere in Dio e costruire il tuo destino,
aver paura della vita e di ciò che ti chiede,
non vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo respiro.

E' proibito sentir la mancanza di qualcuno senza allegria,
dimenticare i suoi occhi, il suo sorriso, tutto
solo perchè i vostri cammini si sono lasciati,
dimenticare il passato e pagarlo con il presente.

E' proibito non tentare di comprendere le persone,
pensare che la loro vita valga più della tua,
non sapere che ognuno ha il suo cammino.

E' proibito non creare la tua storia,
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non comprendere ciò che la vita ti dà,
pure se lo prende.

E' proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita con attitudine positiva,
non comprendere che possiamo essere migliori,
non sentire che senza di te questo mondo non sarebbe uguale.

(P. Neruda)

mercoledì 3 dicembre 2008

Ode alla vita

(Gauteng, South Africa)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marca,

chi non rischia e cambia colore di vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza

per l’incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita

di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,

chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che non conosce.

Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento

di una splendida felicità.

(Pablo Neruda)

(Pretoria, South Africa)